VITA NEL GHIACCIO

Forme dall’invisibile

Vita nel Ghiaccio è un’opera corale nata all’interno del percorso didattico ALARO (Formazione per Operatore del Prana) dedicata alla pratica dell’acqua pranizzata, corollario fondamentale della nostra operatività.

La nota dominante del volume è il desiderio di esplorare la modalità con cui ogni operatore influenza l’acqua e di come intenti diversi creino forme diverse nell’acqua. La fotografia è stata subito eletta mezzo espressivo e testimone privilegiato che ‘cattura’ le forme emerse dopo il congelamento dei campioni.

La finalità è darsi la possibilità di conoscere più profondamente questo fenomeno particolare e poter comunicare poi le nostre “scoperte” a chi fosse interessato, senza ovviamente dare una connotazione scientifica al nostro lavoro, che dovrebbe essere indagato in altri contesti.

Nato da una intuizione arrivata come chiarezza e come possibilità reale di realizzazione, esso pone delle domande riguardo alla possibilità della azione pranica di influenzare in modo consistente, la configurazione dell’acqua ed il suo comportamento.

In molti hanno indagato la capacità dell’acqua di avere memoria o coscienza, di essere in grado di integrare e portare informazioni sulla sua struttura (informazioni trasmesse in varie forme, anche utilizzando musica, parola e pensiero), ma raramente ci si è soffermati sulla possibilità che l’uomo ha, con le sue mani, di “toccare” questo elemento e cooperare con esso al fine di produrre un’acqua informata assolutamente specifica ed individuale.

Il progetto è attraversato anche da una finalità estetica, un puro intento di mostrare la bellezza delle forme e dei “mondi” che si manifestano all’interno dell’acqua pranizzata. Ognuno di questi mondi è un Kosmos personale ma anche transpersonale, che ci riconduce ad osservare il nostro universo come una opera d’arte in continua creazione.

Ad Reparandam Omeostasim

EFFETTO PRANA

Luigi Lapi

Con questa riedizione del volume Effetto Prana, pubblicato originariamente nel 1986 vogliamo dare valore e riconoscimento al fondatore della nostra Associazione, il neuropsichiatra e pranoterapeuta Luigi Lapi.

Per tutti noi che viviamo nella sua eredità senza averlo conosciuto, queste sono occasioni di approfondimento del suo lavoro e di maggiore comprensione della importanza della sua figura.

Importanza che emerge sempre di più, mano a mano che approfondiamo lo studio e la pratica di questa bellissima disciplina.

Gli scritti del dottor Lapi non si esauriscono ad una prima lettura, soprattutto per l’Operatore che ha fatto del Prana la sua professione, ma ad ogni lettura ripresa mostrano diverse angolazioni e sfumature dello stesso argomento.

Essendo frutto della sua vasta conoscenza sia della disciplina che della condizione umana, sanno essere al tempo stesso profondi e perspicaci ma anche di semplice lettura.

Questo testo è fondamentale per tutto coloro che lavorano nell’ambito della Pranoterapia ma anche delle discipline energetiche che da essa traggono origine o che si intersecano con essa.

 

Ad Reparandam Omeostasim

CIBO E 4 ELEMENTI

TERESA BAGNI E SIMONA MEZZERA

L’intento di questa pubblicazione è quello di indicare un percorso di tipo teorico-pratico, attraverso il quale il lettore possa essere guidato senza fare indigestione di teoria e avendo la possibilità di sperimentare subito, nella parte pratica, un menù creativo completo e riferito agli alimenti studiati.

Senza voler trascurare le scoperte scientifiche in campo nutrizionale e i contributi della ricerca, per esempio nella identificazione di sostanze presenti negli alimenti, e di regole d’igiene alimentare, che possono contribuire alla prevenzione di malattie degenerative, cardiovascolari, tumorali, riteniamo che tuttavia sia necessario recuperare anche la dimensione energetica di valutazione di un alimento per integrarla a quella di tipo quantitativo.

La valutazione energetica tiene conto di alcune caratteristiche: per esempio la stagione in cui cresce ed è disponibile un cibo; la modalità di coltivazione e la relazione con i fattori ambientali (luce, calore, umidità, situazione atmosferica e astrologica); alcune qualità di tipo organolettico, che sono intimamente connesse all’energia vitale dell’alimento (colore e sapore del cibo); la natura energetica intrinseca dell’alimento (a seconda dell’effetto contraente o disperdente l’energia dell’organismo che lo riceve); la sua qualità raffreddante o riscaldante, che può venir modificata dagli stili di cottura; gli usi, le tradizioni, i miti che legano quel cibo alla compagine storica e sociale.

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